Kiwi Proprietà Nutritive

Il kiwi, conosciuto anche come Actinidia Chinensis, è un frutto originario della Cina e consumato in tutto il mondo.

La sua coltivazione è diffusa un pò in tutta Italia ma soprattutto nelle regioni della Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. Viene, tuttavia, prodotto anche all’estero e, nello specifico, viene importato da Australia, Nuova Zelanda e Cile.

Come vedremo sotto esistono diverse varietà di kiwi in commercio, ma le principali sono la verde e la gialla (kiwi gold).

 

varietà kiwi green kiwi golden

 

Kiwi: descrizione

Il kiwi matura verso ottobre e rimane disponibile tutto l’autunno e i primi mesi della primavera nelle buone annate.

Il frutto cresce su liane Actinidia della famiglia delle Actinidiaceaee il nome kiwi deriva dall’omonimo uccello della Nuova Zelanda, la terra dove venne esportato e inizialmente conosciuto il kiwi.

La polpa interna è verde o gialla, succosa, morbida e ricca di semini neri. Ma la buccia è marrone e ricoperta da una leggera peluria.

La differente colorazione della polpa dipende dalla varietà. Il frutto ha, infatti, 2 diverse specie principali, come vedremo a breve.
Ma prima scopriamo quali sono le parti da cui è composto il kiwi.

Le parti del kiwi

Com’è fatto il kiwi?

Se ci pensiamo attentamente i dubbi sulle parti del kiwi sono senz’altro pochi. Ma, giusto per dare una rinfrescata alla memoria, possiamo parlare delle parti di questo frutto.

kiwi frutto

Come si vede nell’immagine sopra, le componenti sono:

  • la buccia
  • la polpa
  • i semini
  • la columella.

La buccia, ricoperta da alcuni peli, contiene sostanze tanniche e, inoltre, ha una consistenza sugherosa.

Questa parte del frutto è particolarmente grossa e robusta perché deve essere resistente ai raggi del sole evitando che la vitamina C contenuta lì sia distrutta.

La polpa ha un intenso colore verde oppure un giallo paglierino, risulta acidula e gradevole al palato.

I semini neri, invece, sono disposti a raggiera nella polpa e, in particolare, sono posizionati intorno alla parte bianca centrale.

La columella è, infine, il nome dell’area bianca intorno a cui si trovano disposti i semi.

Varietà Kiwi

Come detto sopra esistono diverse tipologie di questo frutto.

Quelle maggiormente conosciute sono:

  • Abbott
  • Anna Green
  • Green Light
  • Hardy
  • Hayward
  • Hort 16A
  • Latina IGP
  • Maria
  • Miss Green

Spesso, tuttavia, i kiwi si raggruppano in due categorie principali in cui vanno a essere inserite anche le altre:

  • kiwi verdi
  • kiwi gialli

I primi sono solitamente gli Hayward e hanno la caratteristica polpa verde. Ma i secondi, invece, hanno una polpa gialla che ha un gusto molto dolce e delicato.

Kiwi proprietà

Il 3% della polpa del frutto è costituito da fibre solubili e insolubili, tra le quali si trova anche la pectina.

La presenza di fibre aiuta a regolare il transito intestinale e produce nel colon batteri positivi che prevengono l’insorgenza di tumori.

Il kiwi contiene un noto antiossidante, la vitamina C, che come risaputo è una sostanza in grado di aiutare nella sintesi delle proteine e che protegge le cellule dall’ossidazione.

Si trova poi la vitamina K, un’importante sostanza che previene l’osteoporosi e ha un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue.

La polpa e i semini neri contengono poi un’ottima dose di vitamina E, che non solo combatte l’azione dei radicali liberi ma protegge le cellule da varie tossine.

Il kiwi è poi ricco di sali minerali come il rame e il potassio.
La prima sostanza è importante nel meccanismo di formazione dell’emoglobina mentre la seconda regola la pressione sanguigna e ha un’azione protettiva del cuore.

Ulteriori importanti componenti del kiwi, infine, sono l’actinidia che migliora la digestione e la luteina che migliora la vista.

Kiwi benefici

Il frutto originario della Cina offre a chi lo consuma tantissimi vantaggi.

In primo luogo, un unico kiwi permette di assumere l’intero apporto di vitamina C giornaliero.

Grazie a questa proprietà rafforza le difese immunitarie e contrasta attivamente i radicali liberi.

In secondo luogo, si tratta di un frutto rigenerante, rinfrescante e dissetante.

Infine, viene utilizzato molto in cucina per marinare le carni per renderle il più tenere e saporire possibile.

La buccia del kiwi: si mangia o no?

Il kiwi come tanti altri frutti e, in particolare, la mela, ha una buccia ricca di sostanze nutrienti.

Contiene, infatti, vitamine E e C, fibre, pectina e sali minerali, elementi che si rivelano fondamentali nella digestione e nella cura della pelle.

Anche se gli studi e le ricerche scientifiche hanno rassicurato sulla proprietà e sulla bontà della buccia del kiwi per la salute, molti si chiedono se mangiare o meno questa parte.

I dubbi sono legati alla presenza di pesticidi e sostanze chimiche utilizzate nella coltivazione.

Le alternative consigliate sono due: lavare attentamente e tamponare la buccia del kiwi oppure comprare il frutto biologico.

La strada preferibile, ovviamente, sarebbe quella di mangiare la buccia solo se è un frutto biologico e, anche in quel caso, non bisogna dimenticare di tenere a bagno con acqua e bicarbonato e risciacquare abbondantemente sotto l’acqua a corrente.

Certo l’aspetto non invita al consumo. Non c’è dubbio. Me ricerche condotte sull’argomento hanno dimostrato che la buccia contiene una quantità di gran lunga superiore a quella contenuta nella polpa.

Da provare la buccia del kiwi della varietà gold, decisamente meno “pelosa” e aspra.

Ovviamente la parte legnosa superiore va sempre rimossa.

Calorie kiwi

Una semplice ricerca online sull’apporto nutrizionale del kiwi permette di sapere che 100 g hanno un apporto calorico di 61 Kcal.

E’ senz’altro un frutto consigliato a chi segue un regime alimentare ipocalorico e alle mamme che cercano uno snack sano e nutriente per i propri figli.
Ma quando si consiglia di consumare il kiwi?
A questo proposito non ci sono direttive specifiche, tuttavia il frutto è un ottimo spuntino la mattina e il pomeriggio.

Succo di Kiwi: estrattore o centrifuga?

Come consumare il kiwi?

La prima opzione è mangiarlo a pezzi. Quando un frutto si consuma a pezzi, in effetti, i nutrienti possono essere assorbiti e non ci sono controindicazioni.

L’aspetto meno positivo riguarda il fatto che il processo digestivo risulta un po’ più lungo e impegnativo.
La seconda opzione, invece, è consumare il kiwi allo stato liquido. Questa è la scelta migliore quando si hanno problemi di assorbimento. Bastano, infatti, 15 o 20 minuti è la digestione del succo di kiwi viene ultimata.

É, allora possibile consumare l’estratto di kiwi oppure il centrifugato. Il primo viene preparato con l’estrattore di succo a freddo che preserva le vitamine e, invece, il secondo si fa con la centrifuga.

Solitamente gli esperti consigliano di preferire l’estrattore a freddo perché con un processo di spremitura a freddo è in grado di mantenere intatte le sostanze nutritive e non le danneggia con il calore.

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